Dallo shock alla consapevolezza, dal buio della notte del 6 aprile alle luci del- l’alba, i tre diari ripercor- rono ora dopo ora l’esperienza del sisma, e attraverso il susseguirsi di una moltitudine di atteg- giamenti e stati d’animo – il dolore e la rabbia, l’illusione e il disincanto, la rassegnazione e l’ironia restituiscono un quadro va- riopinto e complesso della città dell’Aquila, dalle ore in cui è ancora immersa nella polvere dei crolli ai primi giorni dell’emer- genza. Gli autori osservano e raccontano, scrivono di loro stessi e con loro di un’umanità improvvisa- mente eterogenea, che rompe gli schemi di una città da sempre un po’ indo- lente. Un’umanità nuova fatta di aquilani ma anche di tanta gente che arriva dopo il sisma, gente che aiuta, che intralcia, che salva, che impreca e che fa imprecare. I diari mettono a fuoco il dramma con l’im- mediatezza della testimo- nianza diretta, e come una lente di ingrandimento che scorre su un elenco fitto di parole, percorrono la cro- naca delle ore che si susse-guono evidenziandone sia gli aspetti di più delicata umanità che le storture.
2009, pp. 136, ill., € 14,50